Attenzione le immagini potrebbero urtare la vostra sensibilità
"Attenzione, le immagini che seguono potrebbero urtare la vostra sensibilità", questo è quello che viene scritto ogni qualvolta si cerchi di guardare quelle foto, non oltre, quelle foto.

Tutto quello che è successo in questi ultimi anni, specialmente in Doneck e Lugansk o a Gaza negli ultimi giorni mi ha fatto pensare molto, sconvolgendomi, togliendomi il fiato e portandomi a riflettere soprattutto sul dovere che abbiamo noi giornalisti di informarvi correttamente, ma di voi cittadini non solo di essere informati, ma anche di attivarvi e partecipare ad un dolore che dovremmo sentire come collettivo e intimo. E non separando i bambini di Gaza, Israele e Doneck, dai nostri (cioè dalla verità), che vivono quel dolore al vivo nella propria carne e noi preoccupati a non urtare la nostra sensibilità.
Mi sento terribilmente indignato e spaventato da un dolore che ho già sentito in passato, a Sabra e Shatila, ma che la maggior parte di voi non può neanche immaginare.
La casa dove vivi, distrutta, i tuoi bambini uccisi o peggio dilaniati e per alcuni momenti vivi, sentendoli gridare di dolore, poi espulsi o rapiti dalla loro casa, dalla loro terra e quelli "fortunati", senza più nessuno da piangere. Intere famiglie come quella del nostro collega giornalista Wael Dahdouh uccise e lui con una sola bimba ferita alla testa rimasta, nuovamente ferito gravemente oggi, mentre aiutava un collega Samer Abu Daqqa di Al-Jazeera Arabic, rimasto poi ucciso, mentre scattava quelle foto "che potrebbero urtare la vostra sensibilità".
Senza dignità, senza un minimo senso di protezione e di vicinanza da parte di nessuno.
Insomma allora è arrivato il momento, forse, di urtare questa sensibilità tipica italiana mista a indifferenza e ignoranza, per poi inviare miseri spiccioli in donazione a organizzazioni (più o meno corrette e vere), che al posto nostro ci ripuliscono dalla vergogna di nasconderci e nascondere ai nostri figli la nuda e cruda verità.
Come è il caso di quelli che andranno alla messa di Natale, che simboleggia la nascita di Gesù in Palestina, quella Palestina con decine di migliaia di assassinati che ci vergognamo a riconoscere.
Forse è il caso di guardare quelle immagini, aprire gli occhi nostri e dei nostri figli. I bambini del Doneck, Lugansk, Gaza, Israele o Kiev ce lo chiedono. Dobbiamo rimanere, davanti a quelle immagini, senza fiato, scioccati per 2/3 secondi, alla fin fine non possiamo trovare la scusa di dire "ma loro ci sono abituati", perché così facendo abbiamo abituato i nostri cari a crescere in una bugia, con cui un giorno dovranno fare i conti.
Esistono anche quelli che dicono che queste immagini sono ricostruite dai media palestinesi, guardate il video sotto e capirete che le uniche ricostruzioni sono della vostra TV, che vende pandori con falsi aiuti ai bambini.
I consigli dei colleghi non proprio etici, dello Stato, delle mamme panchine e dei politicamente corretti che spesso peccano di incoerenza e contraddizioni, stanno distruggendo la nostra società, la nostra capacità di pensare, creando confusione e falsità nella testa dei nostri ragazzi, abituati ad essere rincoglioniti da TikTok, ma privi di solidarietà e Amore VERO.
Mark Twain, pseudonimo di Samuel Langhorne Clemens, giornalista e scrittore ebbe il coraggio di scrivere:
"Il fatto che l'uomo sappia distinguere tra il bene e il male dimostra la sua superiorità intellettuale rispetto alle altre creature; ma il fatto che possa compiere azioni malvagie dimostra la sua inferiorità morale rispetto a tutte le altre creature che non sono in grado di compierle".