Benvenuto nella patria del calcio brasiliano, mister!

Chiaro che Ancelotti deve capire a fondo cosa significa il calcio in Brasile – e infatti sta facendo i suoi compiti a casa. Tra questi, anche una visita al Museo della Nazionale brasiliana, in compagnia del presidente della CBF, Samir Xaud. Non è un gesto di cortesia: è un segnale. Lo sguardo di Ancelotti e le sue dichiarazioni sulla Coppa del Mondo parlano chiaro. Vuole vincere con il Brasile. Punto.
E perché no, magari anche una visita al Cristo Redentore può aiutare. Non solo per fede o spiritualità, ma per comprendere ancora di più l'anima di un Paese dove il calcio è religione.
Bem-vindo à casa do futebol brasileiro, mister!
— CBF Futebol (@CBF_Futebol) May 27, 2025
Hoje foi dia de conhecer um pouco mais da história da nossa Seleção no Museu da Seleção Brasileira, ao lado do presidente da CBF, Samir Xaud.
💛💚 pic.twitter.com/7oPpN6KPLq
Ma attenzione: il Brasile non è soltanto la patria dei brasiliani. Qui vivono circa 33 milioni di discendenti italiani, che tifano Brasile – sì – ma che nel cuore portano anche l'Italia. Alcuni in seconda battuta, altri in prima. E qui entra in gioco qualcosa di più profondo del pallone: la dignità, la passione, l'amicizia tra due popoli che devono riscoprirsi vicini, dopo che qualche politico sprovveduto ha recentemente tentato di allontanarli. Ma di questo parleremo un'altra volta.
Oggi parliamo di calcio. E di due nazioni che insieme hanno scritto la storia di questo sport, portando a casa – finora – ben 9 Coppe del Mondo.