Black bloc nelle proteste a Valencia
Black bloc (anche scritto black block), è il termine con il quale si definisce un gruppo eterogeneo di individui che si dicono anarchici, anti-capitalisti, no-global, esponenti di centri sociali, vandali, provocatori e "infiltrati" delle forze dell'ordine ecc... che si organizzano tra loro per portare avanti un'azione di protesta violenta o comunque particolarmente attiva. Così trovate la definizione su Wikipedia, ma in realtà, non tutto quello che ci dicono è vero.
A volte è anche peggio.
Che a Valencia, dove gli scontenti sono tanti, come in tante altre piazze d'Europa e del mondo, i Black bloc, si mischiano alla protesta, provocando atti estremi e violenti, dove gli slogan di protesta diventano slogan di guerra, i manifestanti vengono incriminati come teppisti facendo passare in secondo piano le giuste recriminazioni di chi protesta, cancellando così il nascere di un movimento pacifico o di persone incazzate SI ma giuste, e impedire a questi ultimi nuove proteste, facendo intervenire la polizia repressiva.
Valencia vuole aiuti veri e notizie dei loro cari, portati via dall'alluvione (dicono alcuni forzata) che ha mostrato colpe gravi considerate al limite dell'omicidio colposo cioè quando ii è di fronte alla morte di una persona come conseguenza non voluta di una condotta negligente, imprudente o inesperta, oppure inosservante di leggi, regolamenti, ordini o discipline.
Anche se qui dovremmo quasi dire "strage colposa", per lo meno in Italia i delitti contro l'incolumità pubblica sono tutti contraddistinti dalla diffusività del danno, tale da minacciare un numero indeterminato di persone, non individuabili a priori.
Ok che la protesta sia giusta l'abbiamo già detto, il problema sorge quando alla protesta si uniscono i Black bloc principalmente come "infiltrati" e "provocatori", molte volte d'accordo con il potere e le stesse forze dell'ordine che per l'occasione arrivano con tutti gli apparati antisommossa e non come semplice copertura.
Nelle immagini di Valencia si vedono chiaramente prima i cittadini che protestano, incazzati si, ma chiaramente appartenenti alla popolazione arrabbiata, poi improvvisamente arrivano gli "infiltrati" chiaramente in nero, super tatuati o coperti da berretti e maschere, per non farsi riconoscere, trasformando il tutto in violenza e confronto con la polizia, già pronta come se sapesse del loro arrivo.
Sembra ci sia un piccolo esercito, sempre pronto a smontare la protesta in qualsiasi parte del mondo, sia che si chiami "Capitol Hill" oppure "Brasilia" con i falsi assalti ai parlamenti, oppure nelle proteste di agricoltori o presunti No Green Pass , pronti a trasformarle in atti violenti da condannare.
Ci possiamo cadere una volta! Toh?! Due volte! Ma tutte le volte NO.
Noi per lo meno NO, per fessi prendete quei colleghi che si vendono per un piatto di lenticchie, come dice un politico di Reggio Calabria pronto alla Rivoluzione, ma con atti di protesta pacifica e dove i Black bloc non sono ancora arrivati.
Djàvlon