Dov'è finita la dignità del calcio azzurro?

07.06.2025

Italia, tra allori sbiaditi e premi immotivati: dov'è finita la dignità del calcio azzurro?

Non c'è neanche la voglia di scrivere, quando si parla della nostra Nazionale di calcio. Perché i giocatori sono sempre gli stessi: uomini di talento, certo, ma spesso prigionieri di un sistema che li coccola, li premia, e li convoca anche dopo disfatte pesanti. 

Dopo le 5 sberle prese dal PSG, qualcuno ha pensato bene di premiarli con la maglia azzurra. Risultato? Altre 3 sberle dalla Norvegia. La maglia della Nazionale sembra non essere più un onore, ma un contentino.

la foto e vecchia ma il fallimento è uguale
la foto e vecchia ma il fallimento è uguale

Dirigenti? Meglio stendere un velo pietoso. Gravina sarà ricordato (oltre a distruggere la Reggina) come il presidente delle tre esclusioni dai Mondiali? Eppure viene riconfermato, elogiato, protetto. È il calcio del paradosso, dove la mediocrità viene elevata a modello.

Nel frattempo, mentre noi ci gloriamo di un Europeo vinto ai rigori, altrove si respira un'altra aria. A Kaká, ad esempio, hanno chiesto se baratterebbe il suo premio di miglior giocatore per giocare un Mondiale con il Brasile. Lui ha risposto: "Sì, senza dubbio". Provate a fare la stessa domanda a Bastoni, Barella, Frattesi, Dimarco. O ad Acerbi, che ha deciso da solo di dire addio alla Nazionale e non è stato neanche richiamato all'ordine. Uno strappo alle regole non scritto, ma clamoroso.

Il calcio italiano sembra anestetizzato, ingessato. Paghi per vederlo anche da casa, e in cambio ti regalano apatia, selezioni discutibili e un livello sempre più distante dalle eccellenze europee. Ci salvano solo fuoriclasse in altri sport, come Sinner, che venerdì ha evitato che fosse un "venerdì nerissimo" per l'Italia sportiva.

La Nazionale è ancora un sogno o è diventata solo un marchio svuotato? Intanto la passione del tifoso resta vera, ma sempre più spesso si trasforma in rassegnazione, e i giovani veri, cominciano a tifare per il tennis, per l'atletica, e anche per le bocce, sport che per lo meno ci danno soddisfazione e spendiamo meno per praticarli.

Djàvlon