I Biscotti di Maria
Forse la nostra imprenditrice Villese, attivissima e sempre pronta a stupirci, avrebbe preferito che lo chiamassimo con un altro nome "il biscotto nautico" oppure "biscotto dei marinai" o ancora "biscotto Cannitello o del mediterraneo", noi abbiamo preferito chiamarlo con il suo nome: "Biscotto di Maria".
Il motivo?
La bella, e omerica presentazione di questo prodotto, che ci ha inviato, navigando tra i mari del sud e la storia del borgo marino di Cannitello, che comincia così:
Vi racconto una bella storia , una storia antica.
Uno di quei racconti che ti aprono un mondo.
Secondo Appiano, storico romano specialista del greco antico, durante la guerra tra Ottaviano e Sesto Pompeo combattuta nelle acque adiacenti allo Stretto (e qui aggiungo io, con la partecipazione della famosa X Legione tanto fedele a Giulio Cesare), Ottaviano si fermò presso la Colonna Reggina per fare dei sacrifici al dio Nettuno (Poseidone) che per ben due volte aveva distrutto le sue navi.
Da ciò si deduce l'esistenza del Poseidonio presso Colonna Reggina.
Nei suoi scritti, Luigi Nostro * espone una tesi ben precisa sulla Colonna Reggina: egli afferma che il termine non si riferirebbe ad una colonna posta alla fine della Via Popilia a segnare il luogo di traghettamento per la Sicilia (Trajectum Siciliæ), ma ad una vera e propria città.
Negli scritti l'autore elenca i rinvenimenti archeologici, risalenti a varie epoche antiche, avvenuti fra il XVII e il XIX secolo presso Acciarello (dove vi sarebbe stata una necropoli e un possibile approdo) e presso Cannitello (dove si sarebbe trovato il centro abitato), mentre in corrispondenza del borgo di Porticello si sarebbe trovato il Poseidonio (o Possidonio), un importante tempio eretto dai reggini al dio del mare Nettuno (Poseidone per i greci), luogo di passaggio di eserciti, popoli e prodotti di ogni genere (soprattutto grano) che dalla Sicilia muovevano al continente e viceversa.
La cosa più strabiliante è che, uno dei prodotti leader per i navigatori che attraversavano lo stretto di Messina fu , " il biscotto nautico" , prodotto in molti luoghi lungo le coste del Mediterraneo e dell'Atlantico, inclusa la città di Cannitello, dove veniva cotto in piccole fornaci.
Ancora oggi è possibile trovare alcuni produttori artigianali di biscotti nautici lungo le coste italiane, qui li chiamano Fresella o Frisella, ma per noi adesso saranno "I Biscotti di Maria".
Era un tipo di biscotto molto duro e secco, la sua consistenza lo rendeva resistente all'umidità e alla muffa, garantendo una fonte di cibo duratura durante le lunghe traversate marine e oggi oceaniche.
Il biscotto nautico veniva prodotto in diverse forme e dimensioni, a seconda delle esigenze dei navigatori.
Una delle forme più comuni era quella di una ciambella o di un dischetto piatto, veniva fatto essiccare al sole o in forni, fino a diventare completamente secco e croccante.
Oggi Cannitello, e tutta Villa San Giovanni, hanno un prodotto d'eccellenza in più, da sviluppare, valorizzare e utilizzare, una nuova e antica ricchezza, oltre la piparella, biscotto delicato, fragrante e croccante che si differenzia anche dai noti cantucci toscani perché non è incluso l'uovo tra i pochi ingredienti che compongono l'impasto e che sono farina, zucchero, miele e mandorle, fiore all'occhiello della nostra amata città.
Maria Idone imprenditrice Villesse
Grazie Maria ti abbiamo dedicato il "biscotto Maria" in tuo onore e non come simpatia, che poi lo chiamiamo in svariati nomi non importa, quello che giustamente ci fai capire Maria Idone è che possiamo annoverarlo storicamente, tra le specialità locali, e chissà magari se i nostri sogni si avverano chiamarlo anche "Biscotto del Ponte".
Buon primo Maggio a tutti noi che lavoriamo, anche se negli ultimi tre anni il primo maggio non è stato rispettato, da chi, ne fa un uso politico, visto che i lavoratori non sono stati rispettati.
La data, in ricordo di tutte le battaglie combattute dai lavoratori per ottenere diritti e riconoscimenti civili, si è svilita, e speriamo che la pessima gestione dei diritti e riconoscimenti ottenuti, specialmente da parte di governi e sindacati, tra pandemia (vera o falsa) e guerre non ci privi più, oltre al lavoro, anche delle libertà, o avremo tanto bisogno dei biscotti nautici.
Andrea Ruggeri
* Luigi Nostro è stato un presbitero, storico e poeta italiano. Il suo nome è legato soprattutto alla ricerca storica riguardo ai centri del Cenideo e alla Colonna Reggina, nonché per la sua opposizione al progetto della Grande Reggio, come sostenitore dell'autonomia amministrativa di Villa San Giovanni e dei comuni limitrofi. Ha scritto opere in lingua italiana e in lingua latina. A lui sono stati intitolati un liceo ed una via di Villa San Giovanni.