I Bronzi e Al Bano a cappella
Bella la conferenza stampa di Al Bano Carrisi e anche se bagnato il suo concerto sul palco di piazza Indipendenza chiudendo le iniziative organizzate dalla Regione Calabria per festeggiare il 50esimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace.
Oggi al museo nazionale, con sullo sfondo Polinice o Bronzo A, chiaramente riparato dal vetro, il famoso cantante pugliese, accompagnato dalla vice presidente della giunta regionale, Giusi Princi e l'assessore comunale alla cultura, Irene Calabrò, ha sbalordito tutti i presenti sfoggiando la sua principale dote il canto con un "Amara Terra Mia" di una fattura pregevole "a cappella".
Come dicevo sullo sfondo le statue dei Bronzi di Riace, che Al Bano ha visitato subito dopo e per le quali ha avuto parole di ammirazione, il giornalista Andrea Ruggeri intanto ha ringraziato Princi e Al Bano per la bellissima iniziativa a chiusura dei festeggiamenti per i 50 anni dalla scoperta in mare a Riace dei nostri due Re.
"Ho provato tante emozioni - ha detto - nel vedere questi signori che in cinquanta anni hanno conquistato il mondo incantato tante persone. Cinquanta anni sono passati e molti altri ancora ne passeranno, perché resisteranno nella storia dell'essere umano, nell'infinità del tempo per rappresentare la bellezza dell'arte dei nostri territori".
Albano, incalzato dalle domande dei cronisti, ha riconosciuto il suo legame particolare con la Calabria. "È sempre stata un'emozione venire in Calabria, ci sono venuto diverse volte e non solo per cantare" e poi ha fatto quello per cui è considerato uno dei maggiori esponenti della musica leggera italiana in vita ... cantare:
L'esibizione all'interno del MArRC: il video sui social.
Lo ha ricordato anche Giusi Princi che, nel suo intervento, ha ricordato l'impegno, della Regione Calabria nella programmazione dei numerosi eventi per festeggiare l'anniversario del ritrovamento dei due guerrieri di bronzo.
La conferenza stampa con è stata omaggiata con gli interventi artistici dell'attore reggino Gigi Miseferi e dal regista cinematografico Luigi Parisi.
Tutto bellissimo, forse l'unica nota negativa, gli assenti, dai Sindaci ff sia a livello municipale che metropolitano, ottimamente sostituiti dall'assessore alla cultura del Comune di Reggio Calabria Irene Calabrò e chiaramente il padrone di casa direttore del museo che ha lasciato gli onori di casa alla competente dott.ssa Palma Buda.
Per i facenti funzioni, la scusa era la fenice amaranto a Locri in D, mentre Al Bano in A a Reggio non era interessante, per il direttore del museo Melacrino, una nota negativa prima di lasciare l'incarico al museo.
Per alcuni dei presenti (mormorii continui tra i giornalisti) dopo lo scandalo del portavoce museale, nominato prima e revocato in autotutela poi e per il quale è stata chiesta un'interrogazione parlamentare, secondo il direttore che si prese tutta la responsabilità "un addetto che potesse rappresentarlo in momenti istituzionali ai quali non poteva partecipare" (come oggi) con un investimento di 60.000 euro annui, poi cancellato.
Insomma i "cattivi" avrebbero approfittato anche del fatto che vi erano numerosissime persone all'interno del salone dei Bronzi, cosa che ha limiti precisi, e non parlo della conferenza stampa fuori dalla sala di Eteocle e Polinice, ma di turisti all'interno con tanto di mini aula da parte di una guida.
Non saremo certo noi a innescare la polemica alla vigilia della dipartita del direttore Melacrino, alla fin fine siamo sempre (o quasi sempre) stati trattati con rispetto, ma da molte parti il malcontento è evidente e la sua presenza avrebbe giovato in suo favore ... peccato.
Io mi sono trovato bene, la dott.ssa Buda gentilissima, l'assessore alla cultura del Comune di Reggio Calabria Calabrò, corretta nel suo discorso, e sempre bellissima, quasi quasi potevamo tenerle in rappresentanza dei loro capi per sempre.
Anzi in fatto di bellezza e abbigliamento, una sala affollata di qualità, sia la Calabrò, come la Princi e alcune fans di Al Bano, Miriam Sorace addirittura con un bellissimo vestito dello stilista Cavalli, oggi in veste di fans e fotografa, abbellivano un'evento ben organizzato.
Forse un catering per i giornalisti non farebbe male, ma a dire la verità non ce ne siamo quasi accorti, un salto da Malavenda ad angolo del museo e tutto risolto, con una qualità incredibile, come sempre.