Il Parco Tempietto, come sta?

18.12.2024

Reggio Calabria, pittura consumata e canestri rotti: il degrado del Parco Tempietto dopo appena 4 mesi

Passeggiando in macchina verso il Parco Tempietto, ho chiesto a Bruno di fermarmi per ammirare i colori del campo da basket, essendo un appassionato di questo sport e un grande tifoso di Kobe Bryant, a cui i colori e il campo erano simbolicamente dedicati.

La mia emozione si è però rapidamente trasformata in tristezza: la vernice, fresca all'inaugurazione, è già sbiadita o completamente sparita. I canestri sono rotti, privi di reti, e il campo è invaso da sporcizia. Una scena desolante, soprattutto considerando che quando scrissi, all'inaugurazione, auspicavo una manutenzione duratura negli anni, non certo il degrado dopo pochi mesi.

Cosa fare? Se denunciamo la situazione, rischiamo di essere accusati di essere "contro la città"; se invece restiamo in silenzio, diventiamo complici di questa trascuratezza. Vale la pena ricordare che il Parco giochi del Tempietto era stato presentato dall'Amministrazione come uno dei grandi risultati del proprio lavoro, un fiore all'occhiello ignorato perfino dall'ultima analisi del Sole 24 Ore.

Eppure, come per altre opere (la Ga-Ga finanziata da Scopelliti e dall'attuale Regione, o Piazza De Nava, criticata ma frutto degli sforzi della Sovrintendenza e del Museo), sembra che l'efficienza e la qualità siano concetti che sfuggono. Per non parlare degli asili, che in una città come Lugo di Romagna risultano più moderni, sicuri e ben gestiti. Insomma, di cosa stiamo parlando?

Torniamo al Parco Tempietto. Dopo l'inaugurazione di fine agosto, l'Amministrazione Comunale di Reggio Calabria aveva promesso uno spazio recuperato e aperto alla città, un luogo riqualificato sul mare. Quattro mesi dopo, però, ci troviamo di fronte a una realtà ben diversa:

  • La pittura della tribuna in cemento è già consumata;
  • I canestri sono senza reti, alcune completamente assenti, altre penzolanti e pronte a cadere;
  • Sporcizia diffusa sul campo e nei dintorni, con le solite montagne di rifiuti.
Se l'intento era ricreare l'atmosfera delle periferie americane più povere, ci stanno riuscendo perfettamente.

Come scrivono vari altri colleghi, nelle loro pagine ed in TV: poche settimane dopo l'inaugurazione, qualcuno aveva sollevato critiche contro l'inciviltà della popolazione. Ma in questo caso, non possiamo dare la colpa al cittadino di turno: la qualità dei materiali utilizzati e la mancanza di vigilanza sono le cause principali di questo degrado.

Non va ignorato che l'area continua a essere molto frequentata, anche in questo periodo invernale. Tuttavia, sarebbe necessario un intervento immediato per sistemare ciò che non va, accompagnato da una seria operazione di pulizia verso la fine del parco, dove giacciono da tempo cassoni pieni di rifiuti e materiali da cantiere, poi un controllo quotidiano, non farebbe male.

Qualcuno dell'Amministrazione dovrebbe fare un salto al Parco Tempietto, osservare la situazione e intervenire concretamente, per evitare che questo spazio pubblico diventi l'ennesima promessa mancata per la città di Reggio Calabria, prima che lo faccia il Sole 24 ore e ci abbassi il voto di un'altro punto.

Djàvlon