In Africa espellono rifugiati di altri paesi africani

19.08.2024

Aumentano i Paesi africani che espellono immigrati e rifugiati africani per salvaguardare gli interessi della propria nazione.

Già sapevamo della Tanzania (che ha espulso un milione di clandestini del Burundi) e dello Zambia che ha cacciato via centinaia di immigrati, e ora è successo in Costa d'Avorio che espelle rifugiati dal vicino Burkina Faso.

Il Burkina Faso, come molti altri paesi del mondo e specialmente africani, sta attraversando un momento complicato, infatti i gruppi jihadisti terrorizzano parte del Paese: molti cittadini sono scappati nel paese confinante la Costa d'Avorio, che, oltre ad essere pacifico, è anche uno tra i più ricchi dell'Africa occidentale. 

Come è successo in altri paesi africani, le autorità ivoriane invece di accogliere i rifugiati a braccia aperte, come facciamo noi in Italia, ne ha espulsi 164, uomini, donne e bambini, rimandandoli indietro, usando il pugno di ferro e giustificando questa decisione col fatto che quei rifugiati erano una minaccia alla sicurezza nazionale

Cosa sarebbe accaduto se invece della Costa d'Avorio fosse stato un Paese come l'Italia che si fosse comportato così?

Certamente se la Costa d'Avorio, confinante lo ha fatto a prescindere dalle opinioni pro o contro, era possibile farlo, quindi ci vuole solo volontà politica, e con quella si può fare più o meno tutto. 

Volontà Politica, potere fondamentale di un paese, che lo Stato italiano ha deciso di privarsi negli ultimi decenni.

Sia ben inteso una cosa è ospitare persone in ricongiungimento familiare, per lavoro con regolare visto e possibilità di integrazione immediata (le persone devono avere una casa, un lavoro e la possibilità di crearsi una famiglia, non vivere come cani randagi. Questo porta a ghettizzazione e violenza è inevitabile.), magari pronte a partecipare alla vita pubblica e privata, a rispettare leggi e religione del paese ospitante, portando senza imporli, cultura e storia del proprio paese, un'altra è invadere un paese, senza capacità integrative, entrando in un circolo vizioso di dipendenza e sottomissione alla malavita, imponendo usi e costumi, senza integrarsi al paese ospitante.

In realtà dovremmo imparare dai paesi africani come la Costa d'Avorio cosa significa sovranità nazionale ed integrazione e rispetto per gli ospiti, ma prima per i propri cittadini.

Andrea Ruggeri