Melma, sporcizia e perdite d'acqua, vi presento Piazza de Nava

29.10.2025

Ieri, mentre arrivavo al Museo Nazionale di Reggio Calabria per il lancio di Caminhos de Paulo, un progetto ideato da me Andrea Ruggeri con la partecipazione di TXT, passando da Piazza De Nava ho notato uno spettacolo terribile nelle vasche della fontana legata al monumento dello stesso De Nava. Le vasche, oltre a presentare una melma verdastra — segno evidente di un insufficiente ricambio d'acqua — raccoglievano sul fondo e in superficie una moltitudine di rifiuti.

Piazza De Nava è stata re-inaugurata da poco. La sua nuova struttura, pur essendo oggetto di diverse critiche, ha comunque una sua logica estetica e funzionale. Il principale obiettivo dichiarato per il restauro della piazza, oltre alla maggiore fruibilità degli spazi (anche se ottenuta a scapito della viabilità), era proprio quello di garantire il recupero, la pulizia e il decoro delle aree, creando un sistema capace di facilitarne la manutenzione.

Ebbene, ciò che ho visto ieri nelle vasche, a così breve distanza dall'inaugurazione, rappresenta una sorta di vergogna ben nota ai reggini: un immondezzaio a cielo aperto. Le vasche perdono acqua, non vi è ricambio e tutto appare abbandonato. In sostanza, tra la vecchia e la nuova Piazza De Nava, almeno sotto il profilo della pulizia, non è cambiato nulla.

A questo punto, la domanda è inevitabile: a chi dare le famose colpe, quelle che noi italiani cerchiamo sempre, spesso senza guardare ai fatti? E risolverli!?
Se la fontana perde e non drena, la colpa è di chi l'ha progettata o realizzata male: su questo non ci sono dubbi. Ma la responsabilità è anche di chi deve controllarne il funzionamento, cioè il Comune, correggendo le anomalia, alla fine la piazza è gestita da lui.

Per quanto riguarda la sporcizia, la colpa è senza dubbio di chi sporca, ma anche — e non in misura minore — di chi dovrebbe pulire. Basti ricordare che le vasche furono ripulite accuratamente solo il giorno prima del comizio del sindaco Falcomatà, durante le Regionali. E dopo?

Siamo alle solite: il Comune accusa i cittadini di essere "sporcaccioni" — ed è vero — ma dimentica che ha il dovere di controllare e pulire quotidianamente.

E così, mentre Caminhos de Paulo veniva inaugurato a livello internazionale come uno dei più bei progetti di viaggi turistici anche verso Reggio Calabria, proprio lì accanto si offriva uno degli spettacoli che scoraggiano il turismo e spiegano perché la città occupi l'ultimo posto nel report di Legambiente.

La colpa, dunque, è duplice: dei cittadini che sporcano e del Comune che non vigila né interviene. Tra i detriti si potevano vedere bottigliette di Coca-Cola e sacchetti di McDonald's — segno che probabilmente i responsabili sono giovani, gli stessi che, oltre a "inzozzare" il proprio stomaco con cibo discutibile, sporcano anche la loro città. Ma poiché quei rifiuti erano già lì una settimana fa, la colpa ricade anche su chi non li ha rimossi.

Per portare turisti a Reggio ci pensano Ryanair e Caminhos de Paulo; ma per mantenerla decorosa e accogliente, devono pensarci — insieme — i cittadini e il Comune.

Andrea Ruggeri