Morire di piacere? Succede più spesso di quanto immagini

31.05.2025

Morire di piacere? Succede più spesso di quanto immagini (ma non fatevi prendere dal panico)

Sì, è vero: si può morire durante o poco dopo aver fatto sesso. E no, non è solo roba da film o da romanzi noir. La scienza lo conferma. Ma prima che vi allontaniate timorosi dalla camera da letto, sappiate che si tratta comunque di eventi molto rari. Però reali.

Uno studio della St George's University di Londra ha voluto indagare sul fenomeno, scoprendo che la famigerata "morte per amore" – o meglio, durante o dopo l'amplesso – accade più spesso di quanto si pensi, e non colpisce solo arzilli settantenni con il cuore ballerino.

Sesso: fa bene, ma occhio al cuore

Il sesso è (fortunatamente) una delle attività più sane che possiamo praticare: migliora il sistema immunitario, abbassa la pressione, aiuta il sonno, stimola l'umore e aumenta l'ossitocina, l'ormone dell'amore. Insomma, è una specie di "farmaco naturale" senza bisogno di prescrizione. Ma, come ogni attività fisica intensa, non è esente da rischi. Soprattutto se ci sono patologie nascoste o si fa ricorso a certi "aiutini".

Il dato sorprendente: età media 38 anni

Lo studio britannico ha esaminato 6.847 casi di morte cardiaca improvvisa tra il 1994 e il 2020, scoprendo che in 17 casi (pari allo 0,2%) il decesso è avvenuto durante o entro un'ora dal rapporto sessuale. L'età media? Trenta...otto. Anni, non gradi. E un terzo erano donne. Quindi altro che cliché dell'anziano focoso stroncato sul più bello: il rischio, anche se minimo, riguarda tutte le età.

Le cause principali? Cuore, pillole blu e polverine bianche

In circa metà dei casi, il cuore è risultato anatomicamente normale. La causa? Un disturbo del ritmo cardiaco improvviso e fatale noto come SADS (Sudden Arrhythmic Death Syndrome, sindrome della morte aritmica improvvisa). In pratica, il cuore "impazzisce" senza preavviso. Altre cause: dissezione aortica (una sorta di "strappo interno" dell'aorta), cardiomiopatie (malattie del muscolo cardiaco), e canalopatie genetiche, ovvero anomalie nei canali ionici del cuore.

Ma non è tutto colpa della genetica o del destino. In tanti casi, farmaci per la disfunzione erettile (sì, la famosa pillolina blu) e droghe come la cocaina giocano un ruolo fondamentale. In pratica, aggiungere eccitazione chimica a un'attività già di per sé intensa può mandare il cuore... in tilt.

Consiglio spassionato: prima di buttarvi, fate un check-up, magari dalla mia cardiologa Rossella Costantino.

I ricercatori raccomandano a chi ha problemi cardiaci noti o predisposizioni familiari di consultare il proprio cardiologo per valutare i rischi legati all'attività sessuale. Ma attenzione: non fatevi prendere dal panico. Gli stessi scienziati precisano che il rischio resta molto basso, persino nei soggetti con patologie note.

In conclusione: amore sì, ma con il cuore in regola

Fare l'amore resta una delle esperienze più belle (e salutari) che possiamo vivere. Ma – come per lo sport o le montagne russe – un po' di prudenza non guasta. Se ci si sente affaticati, si hanno sintomi insoliti o si è già a rischio cardiaco, meglio fare una visita prima di lasciarsi andare al ritmo di Marvin Gaye.

E se volete un consiglio non medico: lasciate stare le "polverine magiche" e cercate di non imitare le performance dei film per adulti. Nella vita vera, la passione è ancora più bella quando è sana.

Andrea Ruggeri