Non c'è niente da ridere

19.03.2023

Venerdì 24 Marzo 2023 ore 21:00 - Auditorium Comunale Polistena

"Vi fa molto ridere questa mia poesia? – dice Peppe al pubblico che si sbellica – Ci ho messo cinque anni per scriverla!" Qui sta la chiave di questo spettacolo, da qui il titolo: Non c'è niente da ridere.

Con Giuseppe di Colandrea al clarinetto, Agostino Oliviero al violino e mandolino, Antonio Ottaviano al pianoforte e la regia di Lamberto Lambertini.

Uno spettacolo al contrario che incuriosisce, sorprende e diverte, fin dalla prima scena. Anche la scenografia raffigura un teatro visto dal punto di vista degli attori, con il sipario, le quinte, da dentro, con i palchetti accesi come fondale e le luci della ribalta accese contro di noi. In questo spazio irreale si avvicendano un Attore e un'Attrice (Peppe Barra e Lalla Esposito). Macchiette, canzoni, monologhi del vecchio Varietà e surreali parodie del teatro classico napoletano, rappresentano le situazioni drammatiche della coppia teatrale, fino all'inatteso finale pulcinellesco, di comica e malinconica poesia. 

L'Attore veste i panni di Pulcinella morto che scende in terra per vedere che fine ha fatto la sua Colombina, che invece ritrova furiosa perché si credeva abbandonata. Piano piano, sull'onda dei ricordi, sommersi dalla nostalgia di un'epoca perduta, che non tornerà mai più, tre bisticci, dolci parole d'amore e duetti, si abbracciano per andarsene insieme in Paradiso. 

Uno spettacolo dal ritmo incalzante, per i continui cambi di scena, di luce, di costume, di linguaggio, uno spettacolo d'Attore, come si diceva un tempo, sostenuto e arricchito dalle musiche dal vivo.

Uno spettacolo da non perdere diciamo noi.

Andrea Ruggeri

Peppe Barra e Lamberto Lambertini, di nuovo insieme, vogliono offrire al pubblico uno spettacolo che, con lo stesso spirito di quel Teatro che insieme con l'indimenticata Concetta Barra, riuscì, per dodici anni, in Italia e nel mondo, a coniugare l'applauso del pubblico con l'esultanza della critica, la risata con la commozione, la leggerezza con la cultura, la raffinatezza con la volgarità. Oggi più che mai, dopo tanti mesi oscuri e difficili, pubblico desidera divertirsi, soprattutto nel senso di essere trascinato fuori dal tempo e dalla realtà, perché il vero teatro, si sa, è sempre più bello della vita vera, perché sul palcoscenico persino la morte è per finta.