Occhiuto: “Una Calabria del sì, con il sorriso e con i fatti”

12.09.2025

Catanzaro. Roberto Occhiuto sceglie il sorriso come cifra della sua campagna elettorale. Lo ha dichiarato in un'intervista a margine di una cena di beneficenza a Catanzaro:
"Sto cercando di fare una campagna elettorale col sorriso, dicendo quello che ho fatto ma anche quello che voglio fare. Agli altri lascio le polemiche, le fake news, i no. Io vorrei che la Calabria fosse tutta quanta una regione del sì. E ho sensazioni ogni giorno più positive. In tutte e cinque le province vedo grande partecipazione e grande entusiasmo. Sono molto fiducioso non solo di vincere ma di essere inondato dall'affetto e dall'amicizia dei calabresi".

Il presidente dimissionario della Regione Calabria e ricandidato ha sottolineato come il bilancio del suo primo mandato rappresenti la base per rilanciare una nuova sfida:
"Io sto parlando delle cose che ho fatto, perché mi ricandido e quindi devo fare il consuntivo. Ora ho cominciato a dire anche quello che vorrò fare. Credo di poterlo dire con la credibilità di chi ha realizzato altre cose in questi anni. Non penso che in quattro anni abbiamo trasformato la Calabria, perché nessuno ha la bacchetta magica, nemmeno io".

La sanità al centro del confronto

Il tema più caldo resta quello della sanità. Al centrosinistra, che lo accusa di fallimento, Occhiuto ha replicato con fermezza:
"Sto riparando ai fallimenti generati da chi c'era prima di me, da quei commissari che perdevano il piano Covid, che dicevano di essere drogati in diretta tv, che non hanno fatto un'assunzione né investito un euro. Io sto facendo gli ospedali e i calabresi lo vedono. Se non avessi fatto 5.000 assunzioni, oggi molti ospedali sarebbero chiusi. E senza i medici cubani, per i quali sono stato molto criticato, saremmo stati in piena emergenza".

Occhiuto ha rivendicato anche i risultati amministrativi: "Ho chiuso i bilanci di aziende sanitarie che non lo facevano da 12 anni. L'obiettivo ora è liberarci dalle due camicie di forza che ci bloccano: il commissariamento e il piano di rientro. Solo così potrò governare la sanità con la stessa determinazione con cui ho gestito turismo, aeroporti, agricoltura, consorzi di bonifica e rifiuti".

Verso la fine del commissariamento?

Il presidente ha lasciato intravedere spiragli di novità a breve termine:
"Stavamo rinegoziando un piano che non sia capestro per la Calabria. Dovevamo farlo ad agosto, ma non ci siamo messi d'accordo con i tecnici della Ragioneria, con i quali non ho mai avuto un ottimo rapporto. Ma credo che la fine del commissariamento possa arrivare nelle prossime settimane".

Intanto Occhiuto rivendica una tendenza positiva: "La Calabria è la regione che è cresciuta di più nel punteggio Lea. Non sono dati che bastano per gioire, c'è ancora tantissimo da fare, ma finalmente si sta ricostruendo dopo anni in cui si è pensato solo a distruggere".

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