Stiamo benissimo, le classifiche mentono.

18.12.2024

Qualità della vita: Reggio Calabria ultima. Ma per il Pd "stiamo benissimo, le classifiche mentono"

Secondo il gruppo consiliare del Pd, l'ultima posizione nella classifica del Sole 24 Ore non è altro che un grosso malinteso. "Reggio Calabria ha qualità da vendere e vita da vivere", affermano, con un entusiasmo che farebbe invidia alle campagne pubblicitarie di certi paradisi tropicali.

Certo, il capoluogo è ultimo, ma non è colpa nostra, assicurano i consiglieri democratici. La colpa è degli "indicatori risibili" scelti dal Sole 24 Ore e, ovviamente, del Governo, che non solo ignora il Mezzogiorno, ma si sarebbe impegnato attivamente per affossarlo.

Eppure, prosegue il Pd, a Reggio si vive benissimo. Sono stati realizzati asili nido, piazze, parchi e persino una strada che collega il mare alla montagna: la famosa "Gallico-Gambarie", definita epocale, come se unire due punti sul territorio fosse un'impresa che merita l'Oscar delle infrastrutture (ops.. poi non arriva a Gambarie e chi l'ha finanziata è stato il precedente governo di centrodestra).

E non dimentichiamo i bus elettrici: 60 nuovi veicoli che, se tutto va bene, rinnoveranno la flotta cittadina entro l'anno ( ma niente bus a Villa, Scilla, Bagnara ecc...). Insomma, mobilità sostenibile e aria pulita per tutti. Forse un po' meno per chi guida su strade piene di buche o cerca un parcheggio inesistente, ma tant'è.

Il bilancio? Risanato. I fondi europei? Spesi. La cultura? Esplosiva, grazie alle colonne di Tresoldi, Fedez e al Capodanno Rai, che porterà milioni di spettatori davanti alle TV a vedere una Reggio illuminata a festa. E la sanità, le opportunità lavorative, le infrastrutture di base? Beh, quelle sono colpa di qualcun altro.

"Le classifiche non rendono giustizia", conclude il Pd, "perché la vita vera non si misura con una calcolatrice". Certo, potrebbe essere vero, ma magari il primo passo per uscire dall'ultimo posto non è puntare il dito contro gli altri, bensì guardarsi allo specchio.

E forse, invece di cospargersi il capo di cenere o insistere che "stiamo benissimo", sarebbe il caso di fare un mea culpa, riconoscere le difficoltà e proporre soluzioni concrete. Perché va bene tutto, ma a Reggio, alla fine, ci vivono davvero le persone, e i numeri – risibili o meno – raccontano una realtà che non si può ignorare.

Accettiamo la difesa del PD, ma non le chiacchiere da bar. 

Djàvlon

P.S. Il collega Spadaro di Strettoweb ha paragonato il nostro sindaco a un sindaco africano, tale Falk Ohm-Atah. Vorremmo ricordargli di mostrare maggiore rispetto, soprattutto verso il sindaco africano, il quale, a differenza del nostro, non ha i fondi per permettersi alberi di plastica costati una fortuna.