Pignolata, dolce dei poveri o dei ricchi?

11.01.2024

Le origini della pignolata glassata vanno fatte risalire all'Impero Romano.

Quando la Sicilia e la Calabria erano le province più importanti dell'Impero, all'epoca delle festività dei saturnali e poi del Carnem Levare (carnevale dall'anno 1000) gli abitanti del luogo usavano consumare cibi e dolci in abbondanza e uno ricordava una pigna ricoperta di miele a scopo propiziatorio: la famosa pignolata al miele. Anche se è sempre stato un dolce gustoso, le classi ricche non consumavano questo dolce perché era considerato delle classi più povere.

Durante la dominazione spagnola, si pensa tra il 1606 e il 1674, i maestri pasticceri della città di Messina, famosissimi rielaborarono per le festività del carnevale, la pignolata al miele inserendo ingredienti più ricercati come il cacao (da poco arrivato dalle Americhe e molto caro) ed i limoni con l'obiettivo di offrirlo alla nobiltà. 

Da qui nasce la pignolata glassata bianca e nera (bianconera suonava calcisticamente dura da digerire agli altri tifosi), odierna rimasta intatta fino ad oggi nella tradizione del carnevale siciliano e calabrese specialmente nella provincia di Reggio Calabria.

Insomma per i poveri miele e codette colorate, per i ricchi glassata al Cioccolato e Limoni. 

Oggi sono abbordabili a tutti (quelli che percepiscono uno stipendio decente)  … dipendendo dalle tasche, per me è il dolce preferito in assoluto, anche se i Profitterol fatti bene e anche loro "bianconeri" competono con la pignolata glassata.

Andrea Ruggeri