Pregliasco - La Parabola delle Virostar e i Conflitti d'Interesse

25.10.2025

"Sono più indipendente, perché prendo soldi da tanti" Fabrizio Pregliasco

Non ho mai creduto ai virologhi televisivi, in Italia e all'estero: figure troppo uniformi, illogiche, mascherate, sempre le stesse, spesso critiche verso i grandi nomi della medicina e troppo vicine a politici e Ministri della Salute accusati di connivenza con le Big Pharma e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (oggi rinominata "casa del diavolo").

In questo scenario è emerso Fabrizio Pregliasco, il "virostar" che, in prima fila durante l'emergenza Covid, ha alimentato ovunque (radio, TV, grandi media) la narrazione pesante di quegli anni: propaganda sui lockdown, strategia di terrore e allarmismo, seguita dalla promozione dei vaccini. Un periodo in cui le decisioni politiche – che inizialmente condizionarono poco la salute ma molto l'economia del Paese – si mescolavano ai reali rischi sanitari.

Oggi, il grande castello di presunta "scienza indipendente" crolla. Pregliasco stesso, davanti alla commissione parlamentare d'inchiesta sulle misure restrittive, ha ammesso di aver ricevuto negli ultimi quattro anni finanziamenti diretti da Big Pharma.

"Negli ultimi quattro anni ho avuto rapporti diretti di finanziamento con i seguenti soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario: Gsk, Sequirus, Bayer, Janssen, Sanofi, Bausch & Lomb, Lilly, Pfizer, Moderna, Novavax, Procter & Gamble."

Questa clamorosa ammissione ha sollevato l'indignazione di chi, ai tempi, contestava le "scelte assurde" del governo (Conte e Speranza) e la politica della "tachipirina e vigile attesa". Come dichiarato da Elisabetta Gardini (FdI): "Ci hanno zittiti, insultati, censurati, rinchiusi... E oggi scopriamo che chi ci faceva la morale in tv era finanziato da Big Pharma. Altro che scienza 'indipendente'. È tempo di verità e giustizia per chi ha pagato il prezzo più alto."

Noi lo dicevamo e io personalmente, forse perché facevo il giornalista a lato di un Presidente contro tutto questo, avendo informazioni privilegiate su come curare e affrontare tale crisi, lo sapevo. Forse si è aperta la stagione di caccia a tutti quelli che hanno mentito sapendo di mentire e a quelli che lo facevano per andare dietro alla versione ufficiale, a quelli che si coprivano di soldi uccidendo i babbi, le mamme e anche i figli degli altri, in maniera colposa, volontaria o semplicemente per ignoranza. Non so, ma lo hanno fatto e, se io devo essere punito e rovinato per aver dato una pacca nel sedere a una giornalista, cosa dobbiamo fare a questi personaggi?

Andrea Ruggeri