Reggina x Brescia quante coincidenze

Quando la Reggina fu cacciata dal calcio professionistico, scrissi che tutto profumava di manovra ad hoc a favore di altri club, primo fra tutti il Brescia di Massimo Cellino. Oggi gli eventi sembrano darmi ragione: nel calcio, ormai, l'unica cosa più sporca è – come si dice in Brasile – la mosca che ronza sulla cacca del cavallo del bandito.
Il nuovo bubbone della pedata tricolore è il credito d'imposta: grazie a questa scorciatoia fiscale il Brescia avrebbe pagato l'intero lordo ai propri tesserati per le mensilità da novembre 2024 a febbraio 2025. Peccato che pochi giorni fa alla FIGC sia arrivata la contestazione dell'Agenzia delle Entrate sulla legittimità di quei crediti, acquistati dal club tramite la Alfieri Group.
La Alfieri Group – società con sede in via Monte Napoleone 8, Milano, i cui soci risultano oggi irreperibili – non è l'unico nome sul taccuino dei procuratori federali: altri presidenti di club professionistici avrebbero bussato alla stessa porta. Cellino, intanto, ha già presentato denuncia per truffa.
Ma c'è un altro dettaglio che fa alzare più di un sopracciglio: via Monte Napoleone 8 è anche l'indirizzo della FS84 ("F" come Felice, "S" come Saladini, classe 1984), società di punta dell'imprenditore lametino che – attraverso la controllata Enjoy srl (80 % delle quote) – ha trascinato la Reggina fuori dai ranghi professionistici con spericolate acrobazie finanziarie e Buoni del Tesoro ritenuti «carta straccia» dalla Corte d'Appello di Reggio Calabria.
Ricordiamo, per dovere di cronaca, che proprio il Brescia beneficiò dell'esclusione degli amaranto nell'estate 2023, venendo riammesso in Serie B. Ora la società lombarda rischia uno scenario simile: una probabile penalizzazione che potrebbe tradursi in retrocessione e aprire voragini nella vita aziendale.
Un'ulteriore coincidenza: a difendere il Brescia davanti alla giustizia sportiva potrebbe essere un legale dello studio Tonucci – gli intrecci, a questo punto, si moltiplicano.
E la Reggina? Ha vinto i playoff, ma potrebbe restare un altro anno in D. Sarebbe logico – e giusto – che prendesse il posto del Brescia, retrocedendo in Serie D la squadra che due anni fa fu ripescata senza onore a spese degli amaranto.
Per chi ragiona con la propria testa, 1 + 1 fa 2: di prese in giro ne abbiamo già avute fin troppe.
Vergogna è la parola giusta, ma la domanda è "Chi altro è coinvolto e ha avuto vantaggi da tutto questo?"
Andrea Ruggeri