Scilla tra reperti bellici, fuochi brevi e ZTL

26.08.2023
Fuochi sparati sopra il luogo di ritrovamento del presunto ordigno bellico
Fuochi sparati sopra il luogo di ritrovamento del presunto ordigno bellico

Insomma il 20 agosto viene rilevato un presunto ordigno bellico.

Il rischio di esplosione esiste, ma dopo circa 80 anni è improbabile, ma le precauzioni per lo meno in quel punto, non vengono adottate istantaneamente.

Anzi è proprio da li che si sparano i fuochi di mezzanotte di San Rocco, tra l'altro molto criticati per la loro ridotta durata.

Passano 5 giorni e la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Reggio Calabria ordina (nell'ordinanza n°70 del 25/08/2023) nello specchio acqueo avente raggio di 50 metri dal punto del ritrovamento (antistante la spiaggia libera a sud dello stabilimento balneare Lido Paradiso):

"dal momento di pubblicazione della stessa ordinanza e fino a successiva modifica della stessa, vieta:

a) la navigazione, l'ancoraggio e la sosta di qualsiasi unità navale a qualsiasi titolo;

b) la balneazione e le immersioni subacquee;

c) le attività di pesca di qualunque natura e qualsiasi altra attività connessa con l'uso del mare e non espressamente autorizzata dalla scrivente".

E ancora "Le unità in navigazione in prossimità dei limiti esterni all'area d'interdizione devono procedere con estrema cautela ed attenersi alle eventuali segnalazioni e/o disposizioni impartite dalle forze di polizia presenti in loco, valutando l'adozione di eventuali misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di prevenire il presentarsi di eventuali situazioni di pericolo".

In base a una denuncia di un turista in vacanza Lorenzo Gismondi, sarebbe interessante sapere se è un esperto di ordigni bellici, e perché in quasi 80 anni nessuno se ne è accorto.

Per quanto riguarda la sicurezza mi associo alle autorità, anche se dopo circa 80 anni e 5 giorni di continue navigazioni e curiosi sull'area ci sembra un po tardivo, il provvedimento, in ogni caso "meglio tardi che mai".

Invece sono scioccato per la grande pubblicità data solo oggi a una denuncia che durante la festa di San Rocco (con migliaia di bagnanti nell'area) e nei giorni successivi (stessi numeri senza contare le imbarcazioni) era stata praticamente ignorata.

L'area antistante la spiaggia libera a sud dello stabilimento balneare Lido Paradiso è forse quella che raccoglie la maggior concentrazione di bagnanti.

Insomma quello che voglio dire è che o esiste un reale pericolo (1) Verificare se si tratta di ordigno; 2) Subito provvedere a proibire balneazione, navigazione, ancoraggio e immersioni, specialmente di curiosi), con persone qualificate verificando in loco, oppure non si possono aspettare 5 giorni per farlo e inviare comunicazioni allarmistiche, in scala esagerata, come abbiamo visto.

Speriamo che il Nucleo S.D.A.I. del Comsubin di La Spezia a cui la prefettura di Reggio Calabria, ha richiesto una bonifica dell'area dove è stato individuato il presunto ordigno bellico, faccia un lavoro veloce e ci comunichi il risultato di tale bonifica, in modo da terminare una stagione conturbata a Scilla, dopo le polemiche sull'allungamento dello spazio ZTL troppo rigido e una disorganizzazione nella gestione del traffico dopo la Festa di San Rocco (ottimo servizio di bus per portare le persone in piazza, un disastro la ritirata di queste persone e le strade bloccate, specialmente le uscite per l'autostrada liberate in parte da cittadini volenterosi).

Una stagione cominciata in ritardo, poi come sempre succede invasa turisti in auto che non trovano parcheggi, magari quell'idea dei bus utilizzati per San Rocco, poteva essere usata anche dal primo di luglio al 31 agosto, snellendo il traffico ed i parcheggi e aumentando l'afflusso e la soddisfazione dei turisti.

E magari ampliare il servizio bus e treni da e per Reggio Calabria, scarso, mal segnalato, con orari e giorni strampalati.

Approfittiamo l'occasione per inviare un messaggio a chi decide, dopo la morte di un turista e i vari problemi di salute, derivati da malori, ustioni di meduse, ferimenti vari, rischi di annegamento, che forse nel palazzo ex scuole donato come sembra all'Arma dei Carabinieri, vi possa esserci un piccolo pronto soccorso e magari anche una farmacia, in modo da portare servizi minimi di salute ai turisti.

Le forze dell'ordine saranno anche importanti, ma la salute della popolazione e dei turisti lo è ancora di più.

Djàvlon