Sgarbi di famiglia

31.10.2025

Non sono qui a discutere i valori di certi giovani ricchi…
C'è chi non aspetta nemmeno che il padre muoia per iniziare a fiondarsi sull'eredità.

Vittorio Sgarbi, per me, è stato un caro amico — sempre a disposizione - sia quando ci siamo incontrati a Milano durante l'Expo 2015, sia nelle interviste in Brasile, dove abbiamo cenato insieme in una churrascaria e trascorso una giornata memorabile al Circolo Italiano.

Abbiamo sempre condiviso una cosa: la capacità di amare il bello, di vivere intensamente e di progettare senza sosta. Qui con me conservo ancora le foto dell'Expo 2015, dove curò una mostra straordinaria portando numerosi quadri di artisti calabresi.

Brutta storia, quella con sua figlia. Non importa cosa abbia in mente lei o il suo avv. (no, non "avvoltoio", ho detto avvocato — cosa avevate capito?). Spero che il giudice, gli altri figli, l'ex moglie e i suoi collaboratori lo abbiano difeso da un attacco che nessun padre si aspetta, soprattutto da una figlia che fino ad ora non si era mai interessata al genitore, se non per un possibile vantaggio economico.

In ogni caso oggi dopo mesi difficili, Vittorio è riapparso in pubblico in un breve video pubblicato dal suo ufficio stampa. Le immagini, girate nel municipio di Arpino, lo mostrano pallido ma presente, seduto alla scrivania accanto al vicesindaco Massimo Sera e ad altri amministratori. È tornato nella città di cui è sindaco dopo circa sei mesi di assenza dovuta a un periodo di depressione e cure impegnative.

Secondo il vicesindaco, Vittorio è apparso determinato: ha salito le scale del palazzo comunale da solo, ha voluto fare il punto sulle pratiche rimaste in sospeso e informarsi sulle iniziative per il Natale. Pur parlando poco e con voce affaticata, ha annunciato che parteciperà alle prossime riunioni di Giunta, forse da remoto, ma comunque presente.

Un segno di rinascita, di forza e di amore per la sua comunità.

Vittorio, hai tutta la mia solidarietà, torna presto magari qui in Calabria dove il tempo è più mite, ti aspettiamo.

Andrea Ruggeri