Taormina si sposta a Catania - Un altro caso di "servizio pubblico fai da te"

Leonardo Metalli, giornalista del TG1, un tempo vicino al Movimento 5 Stelle e poi suo critico, torna a far parlare di sé. Dopo essere stato sospeso nel 2015 per un post su Facebook ritenuto lesivo dell'immagine RAI dove scrisse: "Tutto fantastico per il TG1 quello che fa il Governo... ma intanto ci sono pensionati senza cena" (e forse aveva ragione), nel 2023 si ripresenta sulla scena, sempre più polemico e al centro di svariate discussioni interne (a ragione o torto).
Ma il vero scivolone arriva in diretta nazionale: Metalli intervista da Taormina e nella didascalia il nome della perla Siciliana appare in provincia di Catania. Apriti cielo. I messinesi insorgono, e la Rete esplode tra ironie e sdegno: "Non basta la guerra in Ucraina, ora scatenano anche quella in Sicilia", scrive qualcuno. Un errore che alimenta la storica rivalità tra Messina e Catania, già ben rodata da campanilismi culturali e identitari.
Taormina, icona turistica conosciuta nel mondo, è da sempre parte della Città Metropolitana di Messina. Confonderla con Catania è come spostare l'Etna a Milazzo, commentano sarcastici gli utenti. Ma al TG1 – per ora – nessuna rettifica.
E così, tra uscite social, sospensioni e clamorosi strafalcioni geografici, Metalli si trova sempre in mezzo, ma di chi è la colpa? Ok ogni tanto gli errori si possono commettere anche se paghiamo profumatamente questo servizio. Leonardo sfiga, persecuzione o scarsa preparazione?
Intanto Taormina continua a far parlare di se sempre.
Djàvlon