Troppe Liste d’Attesa per visite e esami di laboratorio

29.03.2024

Anni di denunce del grave problema delle lunghe liste di attesa per esami strumentali o diagnostici e per visite specialistiche.

Aspettando la visita gratuita del Cardiologo
Aspettando la visita gratuita del Cardiologo

Oggi questo problema l'ho sofferto anch'io, recandomi ad un laboratorio nella città da dove vi scrivo, a Villa San Giovanni.

È vicino casa quindi comodo, ma la forma come sono stato trattato, prima umiliato, poi infilato in lista di attesa di 3 settimane per una visita urgente cardiologica, mi ha fatto capire che le difficoltà, che stavo affrontando, sono quotidianità per tanti altri cittadini.

Problematica questa, non solo di Villa San Giovanni o della città metropolitana di Reggio Calabria, ma ormai di tutta la penisola e che affligge la popolazione che si rivolge alla sanità pubblica, anche se alcune volte gestita da laboratori privati, e privi (scusate il gioco di parole) di decenza verso i loro CLIENTI, pazienti.

Clienti SÌ, visto che la Sanità è pagata dalle nostre tasse e dal nostro lavoro e i miei esami costano allo stato dai 200 ai 300 euro minimo.

Nell'ambito dell'organizzazione, a livello regionale, dell'offerta sanitaria, la gestione delle liste di attesa costituisce indubbiamente uno degli aspetti più critici e vergognosi di un sistema sanitario, quale quello calabrese e in generale italiano, organizzato, nel passato molto bene, su base universalistica e istituzionalmente deputato a rispondere alla domanda di prestazioni di laboratorio e mediche da parte dei cittadini in condizioni di parità di accesso e in tempi compatibili con le esigenze di cura richieste dalle specifiche condizioni di salute di ognuno di essi, ma che negli ultimi decenni soffre di un tentativo di privatizzazione e elitismo dell'offerta medica straripante.

L'esistenza delle liste di attesa sembrerebbe provare l'eccesso di domanda sull'offerta dei servizi o di un'eccesso di intenzionalità e mancata trasparenza, che il sistema dovrebbe assicurare in uno specifico intervallo temporale.

In altri tempi ho scritto anche sulla situazione della libera scelta del medico e della non attuazione del decreto mille proroghe sui medici, riducendo il medico di base a un semplice whatsApp, produttore di ricette, anche se, per lo meno il mio medico, sembra essere su un livello differente.

I pazienti, non bastava la pessima situazione sanitaria dove sono stati maltrattati con la "pagliacciata, pandemica" sono oggi, infatti, aggiunti alle liste e posti in attesa di una prestazione che dovrebbe comunque essere garantita entro tempi congrui.

L'accesso puntuale e concreto alle visite specialistiche, accertamenti diagnostici e ricoveri ospedalieri dettati e regolati dalle liste di attesa, dovrebbe esprimere un primo e importante indice di efficienza del Servizio Sanitario Regionale e Nazionale, ma non lo è, e fornisce, al contempo, pessima misura del livello di effettività del diritto alla salute che la Costituzione riconosce direttamente a ciascun individuo.

Alcuni direbbero "meno armi e soldi all'Ucraina e più salute e rispetto agli italiani", ma pur condividendo l'affermazione, tutto questo non nasce dal governo attuale, anzi pur non apprezzandone la politica estera, i danni alla salute li hanno fatti i cinque governi precedenti,  destra, sinistra, grillini e tecnici, il danno l'hanno deflagrato proprio tutti, principalmente Conte e Draghi.

Quello successo a Villa San Giovanni, a me o ad altri cittadini, che si sono affidati a laboratori e strutture, poste lì, solo per lucrare alle spalle del cittadino (alcune in strutture fatiscenti e organizzate ad attendere più persone, più lucro e poco rispetto, quasi fossimo tutti  buoi al mattatoio, pronti all'abbattimento, più che pazienti), succede diariamente a migliaia di malati che ormai hanno perso la pazienza.

Alcune volte i ritardi nella diagnosi o nella cura di una patologia determinati da una attesa eccessiva rischiano di compromettere, anche in maniera radicale, la salute del paziente cui dovrebbe essere comunque garantita l'assistenza sanitaria in base a criteri di efficienza, efficacia e appropriatezza, cosa che oggi mi è stata negata.

Al governatore Occhiuto, al sindaco Metropolitano Falcomatà e al garante per la salute Stanganelli a cui desidero una buona Pasqua, sollecito maggiori sforzi su questo fronte sia a livello gestionale come di controllo.

La mia solidarietà ai cittadini, sempre meno "pazienti", che come me devono passare per queste privazioni.

Andrea Ruggeri