Turismo a Reggio Calabria: Eppur si muove
Turismo a Reggio Calabria: Eppur si muove, tra crociere di lusso e nuovi cammini spirituali
Finalmente anche il turismo sembra muoversi con passo deciso a Reggio Calabria. Ieri, attraversando lo Stretto a bordo di una nave Caronte, mi sono imbattuto in piccoli gruppi di turisti tedeschi e giapponesi: alcuni salivano con autobus, altri a piedi, osservando incuriositi le due sponde dello Stretto come se stessero scoprendo un tesoro nascosto. Eppur si muove, verrebbe da dire.
Non è un caso isolato. Sempre più spesso, sono i tour operator internazionali a puntare sulla nostra terra, attratti dalla sua autenticità e dalla posizione strategica. A fare la differenza, però, non è ancora una visione sistemica dei nostri amministratori locali, quanto piuttosto iniziative autonome e progetti lungimiranti. Uno su tutti è Cammini di Paolo, un percorso spirituale e culturale che collega i luoghi siciliani, calabresi, campani e laziali, legati al passaggio dell'apostolo Paolo, e che rappresenta il primo esempio concreto di un turismo che si muove da Sud verso Nord, invertendo la storica direzione dei flussi.
Progetto creato dal Presidente del GIA Giornalisti Italiani Associati e dall'agenzia TXT, presentato persino alla Camera dei Deputati, attende ancora un riconoscimento ufficiale da parte del Comune di Reggio. Intanto, realtà più piccole e dinamiche come Seminara e Villa San Giovanni lo hanno già patrocinato, dimostrando di saper cogliere il cambiamento in atto. Calabria Straordinaria piano turistico della regione Calabria e diversi attori privati lo sostengono con entusiasmo, consapevoli che il futuro del turismo passa da proposte capaci di attrarre visitatori non solo in estate, ma durante tutto l'anno.
E il messaggio inizia a passare: Reggio Calabria non è più solo una meta di transito. Il turismo cresce grazie alla sinergia tra vari elementi. L'accordo tra Ryanair e Regione Calabria ha rilanciato l'aeroporto, battendo record di presenze. I Cammini di Paolo stanno trasformando il turismo religioso e culturale in un'esperienza settimanale e annuale. E nel porto reggino, anche se meno affollato di quello di Messina, attraccano crociere di lusso che offrono un turismo di qualità, con ricadute economiche concrete per il territorio.
Tra queste, spiccano le navi della compagnia francese Ponant, che ha scelto Reggio Calabria come scalo strategico già da diversi anni. Le imbarcazioni della classe Explorer – come Le Dumont D'Urville e La Bougainville – fanno regolarmente tappa in primavera e in autunno, attratte dal clima mite e dal patrimonio paesaggistico e culturale della città.
Le Dumont D'Urville, il lusso sostenibile che approda nello Stretto
Varata nel 2019, Le Dumont D'Urville è un gioiello galleggiante. Lunga 131 metri, può accogliere fino a 184 passeggeri in 92 suite con balcone privato, assistiti da un equipaggio di oltre 100 membri. Gli ambienti sono curati nei minimi dettagli, ispirati al design degli yacht di lusso: una piscina a sfioro, ristoranti gourmet, e il celebre Blue Eye Lounge, un salone multisensoriale subacqueo unico al mondo, rendono l'esperienza a bordo davvero indimenticabile.
Ma ciò che distingue davvero questa nave è il suo impegno per la sostenibilità. Dotata di tecnologie d'avanguardia, naviga riducendo consumi, emissioni e rumore, rispettando le rotte e le aree marine più delicate. È la dimostrazione concreta che anche il turismo di lusso può essere responsabile.
E ora, con l'annuncio dell'arrivo dell'Amerigo Vespucci, storica nave scuola della Marina Militare Italiana, il porto reggino si prepara a vivere un altro momento simbolico e importante. Reggio torna visibile, attraente, raccontabile.
Insomma, le premesse ci sono tutte. Ma serve un salto di qualità anche da parte delle amministrazioni: più visione, più accoglienza, meno burocrazia e attese nei bar. Se sapremo cogliere questa opportunità, valorizzando progetti innovativi e rendendo l'esperienza turistica efficiente e coinvolgente, Reggio Calabria potrà finalmente diventare una meta viva e attrattiva per 12 mesi all'anno.
Djàvlon