Affitti Brevi – Presto finiremo per non avere più una casa

È vero: alcuni proprietari hanno dato una mano al turismo "spicciolo", favorendo la mobilità e l'accoglienza occasionale.
Ma è altrettanto vero che, nel farlo, stanno distruggendo il turismo organizzato. E la colpa non è solo loro. Gli hotel, specialmente a Reggio Calabria, sono pochi, costosi e spesso carenti nei servizi, con un'offerta limitata di camere.
Il risultato? I prezzi delle case in affitto stanno salendo vertiginosamente, e per molti diventa sempre più difficile trovare un'abitazione. Questa dinamica finirà per togliere la casa a tanti, e un giorno — se nulla cambia — a tantissimi.
Questa politica non arricchirà noi, ma loro, i gestori a distanza, le piattaforme internazionali che sottraggono valore al turismo locale, impoverendo la popolazione residente.
Un sistema che, pur di inseguire un profitto immediato, mina la coesione sociale e la dignità abitativa di chi vive nelle nostre città.
Ma una volta?!!!
Una volta c'era l'Equo Canone.
Era una legge, promulgata dal Governo Andreotti nel 1978, che regolamentava gli affitti delle abitazioni. Lo scopo era semplice: evitare che il proprietario chiedesse troppo. Lo Stato fissava un canone "equo", calcolato su criteri oggettivi, per garantire equilibrio tra chi affittava e chi abitava.
Chi pagava l'affitto era tutelato, e il proprietario non poteva alzare i prezzi secondo il proprio interesse o in base all'andamento del mercato.
Era un'altra epoca, in cui parlare di controllo statale non significava essere accusati di nostalgie autoritarie. Poi arrivò l'era del libero mercato, e tutto cambiò.
A fine anni '90 quella legge fu superata. Da allora la tendenza è una sola: deregolarizzazione, e vittoria del più ricco.
Oggi, con gli affitti brevi, la storia si ripete.
Multinazionali del turismo digitale fatturano miliardi, mentre la gente comune non riesce più a comprare casa, e spesso nemmeno ad affittarla.
Tutto è in affitto: case, stanze, perfino la vita quotidiana. È il risultato di una deregolamentazione totale, che ha lasciato campo libero ai capitali esteri e alla speculazione immobiliare.
Anche RadioRadio, anche Lei, come noi, sempre pronta ad affrontare i problemi veri — quelli che molti evitano di discutere — ne ha parlato proprio ieri. E su questo, non possiamo che essere d'accordo.
Per rilanciare davvero il turismo servono organizzazione, prezzi accessibili, servizi efficienti e hotel competitivi.
Gli affitti brevi vanno bene, ma devono essere limitati e regolati, con prezzi bassi e controlli reali.
Altrimenti, un giorno, ci ritroveremo a vivere sotto un ponte, per lasciare la nostra casa in affitto… a qualcun altro.
E in quel momento, sarà troppo tardi per dire che non l'avevamo previsto.
Andrea Ruggeri
