Conte all’Ospedale di Soriano – Tour nel Vibonese per l’ex premier

16.09.2025

Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha fatto tappa in Calabria a sostegno della candidatura di Pasquale Tridico, visitando l'ospedale di Soriano, oggi chiuso e lasciato in stato di abbandono.

"Ogni volta che vengo in Calabria, anche in questa occasione e nella precedente – ha dichiarato Conte – i cittadini rivendicano prestazioni sanitarie che siano all'altezza di un Paese del G7. Non possiamo essere membri fondatori dell'Unione Europea, non possiamo essere membri del G7 e poi offrire prestazioni sanitarie che qui, in particolare in Calabria, sono veramente da Paese degli ultimi in classifica. L'ospedale di Soriano aveva una tradizione sanitaria d'eccellenza, pensiamo al Centro Ustioni. È stato tutto smantellato, a danno della comunità dell'Alto Mesima e di tanti altri presidi ospedalieri.

Nella prospettiva che abbiamo creato, quella dei fondi europei, siamo rimasti ancora indietro: dei 20 ospedali di comunità programmati con i soldi del Pnrr non ne hanno realizzato uno. Questo ospedale, insieme alla casa di comunità qui a Soriano, è assolutamente indietro. Il rischio è che non verranno mai realizzati, e i cittadini hanno ragione: c'è un'evidente incapacità del governo regionale e nazionale", ha rimarcato l'ex premier.

Le sue parole suonano dure, ma non possono far dimenticare che proprio sotto i governi da lui guidati la Calabria e l'intera Italia hanno vissuto una delle fasi più difficili della sanità pubblica. L'emergenza pandemica, gestita con strutture fragili e ospedali impreparati, ha mostrato i limiti di un sistema che, tra tagli e ritardi, ha lasciato segni profondi nel Paese e in particolare nel Sud.

Tridico: "Ospedale abbandonato, sanità distrutta dalla destra"

Sulla situazione dell'ospedale è intervenuto anche Pasquale Tridico, che ha accompagnato Conte nella visita.

"All'ospedale di Soriano ho toccato con mano ciò che i cittadini di questo territorio vivono da anni: una struttura chiusa, lasciata all'abbandono, che avrebbe potuto garantire cure e servizi fondamentali a un'intera comunità. La chiusura ha significato viaggi infiniti per una visita, liste d'attesa impossibili, rinunce alle cure per chi non può permettersi di spostarsi.

È la fotografia di una sanità calabrese distrutta pezzo dopo pezzo dalla destra, che in questi anni ha pensato più a tagliare che a costruire, più a chiudere che a dare risposte. La salute non può essere un privilegio per pochi. Restituire strutture, personale e dignità alla sanità calabrese significa restituire diritti a ogni cittadino. È da qui che vogliamo ripartire", ha affermato Tridico.

Djàvlon